lunedì 16 maggio 2011

L'esposimetro ingannatore

Paesino sul mare, case bianche e sole che splende nel cielo limpido. Difficile pensare a
condizioni migliori per scattare foto bellissime. Se le inquadrature allargate al paesaggio ci
restituiscono immagini dai colori perfetti, in alcuni casi, quando inquadriamo dei dettagli
delle case, in cui prevale il bianco, potremmo scoprire che nella foto il bianco è diventato
grigio… come mai? Colpa dell’esposimetro. Ecco perché. L’esposimetro delle macchine
fotografiche misura la quantità di luce riflessa dai soggetti inquadrati e ci indica (una volta
impostata la sensibilità ISO) una coppia di valori tempo/diaframma adatta per scattare una
foto con un’esposizione corretta. Ma corretta rispetto a cosa? Qual è il termine di paragone
usato dall’esposimetro per valutare se la quantità di luce riflessa dal soggetto inquadrato
è giusta, poca o troppa? È sperimentato che, nella maggior parte dei casi, la luce riflessa da
soggetti e panorami, corrisponde a quella riflessa dal colore definito “grigio medio” o grigio
al 18%, che quindi è usato come il valore di riferimento degli esposimetri. Vi suggerisco un
esperimento: attenendovi ai valori indicati dal vostro esposimetro, provate a fotografare
un muro bianco; coprite la stessa superficie con un cartoncino nero e scattate inquadrando
solo il nero. Le due foto saranno molto simili: entrambe grigie! L’esposimetro indica valori
che permettono di ottenere una fotografia con luminosità media e, in generale, questo ci
garantisce ottimi risultati ma nelle situazioni limite, come il nostro muro bianco in pieno sole,
ricordatevi di correggere l’esposizione sovraesponendo (di 1 o 2 stop) e di sottoesporre per
soggetti prevalentemente scuri (dove non volete usare il flash) come un controluce.
L’esposimetro quindi non inganna ma lavora con impostazioni valide nella media dei casi. la
conoscenza di questo strumento, ci permette di uscire dalla media e dare libera espressione
alla creatività.
Buona luce =)