lunedì 5 luglio 2010

Anche così si salva il mare

Una nuova legge entrata in vigore il 1 giugno, con quattro anni di ritardo, traduce in pratica le direttive dell'Unione Europea in materia di pesca, datate 2006. Lo scopo della normativa è quello di tutelare il mare e di cominciare a pensare alla pesca come una risorsa da sfruttare in modo razionale. La pesca diventa a "maglie larghe", niente più reti a riva, niente più draghe. Nelle reti a maglie strette, vi restano impigliati pesci e crostacei molto giovani, a danno delle relative specie. Quindi non sarà più possibile la pesca su larga scala di calamaretti, seppie, bianchetti, rosetti, latterini, cicerelli, zerri, telline, cannolicchi. La pesca sconsiderata ,infatti, insieme ai cambiamenti climatici e all'inquinamento ha contribuito al drammatico depauperamento del nostro mare, il Mediterraneo. Da un post della redazione di Promiseland Autore: Tamara Mastroiaco