venerdì 13 gennaio 2012

Il Mare e lo still-life


Il mare. Un’immensa distesa di onde in movimento dove gli occhi possono spaziare verso
l’infinito. Ma intorno al mare si distendono spiagge, porti, scogliere, paesini… un mondo
vario, fatto di infiniti piccoli dettagli. Conchiglie, nodi di una cima, impronte di gabbiani
sulla sabbia, incrostazioni di salsedine sulle assi del pontile o soltanto geometrie bizzarre
create dagli ombrelloni chiusi e ammonticchiati. Tutto può colpire la nostra fantasia di
fotografi e ispirare magnifiche foto di still-life, in cui i piccoli e grandi oggetti quotidiani
diventano protagonisti assoluti. Vi consiglio l’uso di un obbiettivo tele (dal 70 mmm in su)
da usare con un diaframma aperto, in modo da ridurre la profondità di campo e sfuocare
tutto ciò che c’è davanti e dietro al vostro soggetto. Lasciatevi affascinare dai colori, dalle
geometrie degli elementi, dal modo in cui la luce gioca con le diverse superfici, escludete
dall’inquadratura tutto quello che non è essenziale per trasfigurare le cose che vi
affascinano. Ma provate anche ad usare un obbiettivo regolare o un grand’angolo e se gli
oggetti sono fermi (escludiamo quindi barche e pontili galleggianti!) concedetevi di giocare
anche con i tempi… magari per includere, nello scatto, il mare in movimento. Usate allora
un cavalletto, e se la giornata è piena di sole, anche un filtro (polarizzato oppure neutro)
che limiti la luce in ingresso e vi conceda tempi lunghi, dal 1/30 di secondo in poi.
Se non avete i filtri non rinunciate allo scatto ma piuttosto al sonno! Provate a scattare
con la dolce luce dell’alba che dona incantevoli dominanti cromatiche e lunghe ombre
inusuali. Oppure aspettate la luce del tramonto ma ricordatevi di non farvi ammaliare
dal sole che muore, scadendo nella banalità, e rimanete concentrati sul vostro oggetto.
Chiudete il diaframma, guadagnando così il vantaggio di un’ampia profondità di campo, e
impostate un tempo abbastanza lungo, che vi permetta di esporre correttamente l’oggetto
protagonista (una staccionata, le alghe incrostanti sugli scogli, il muro del faro) includete
sullo sfondo il mare e donategli la magia del suo eterno movimento… perché, anche se
in alcuni dei nostri scatti riusciamo a fermarlo in geometrie di cristallo, in realtà quello che
davvero ci affascina, da sempre, di questa immensa distesa d’acqua è che
“…non lo spegni, il mare.”
Buona luce =)
Tiziana Chieruzzi
Da la rivista “Guardia Costiera”



Foto di Fulvio Galeota